FAQ Domande e Risposte

Questa pagina è dedicata alle domande e alle risposte sul progetto della Circonvallazione Ferroviaria di Trento.
Si tratta di uno spazio gestito dall’Osservatorio ambientale e per la sicurezza sul lavoro che si occupa della grande opera, aperto ai quesiti e alle richieste di chiarimento inviati dai cittadini e dai portatori d’interesse sulle fasi operative del progetto.

Se non trovi la risposta che cerchi puoi inoltrare la tua richiesta a: infopointbypasstrento@gmail.com

PROGETTO

L’opera si inserisce all’interno del progetto europeo di realizzazione del Corridoio Scandinavo – Mediterraneo della rete strategica transeuropea di trasporto (TEN-T core network) che rappresenta un asse cruciale per l’economia europea. Tale Corridoio si snoda tra la Norvegia e la Svezia, nel nord, raggiungendo l’Italia a sud, passando per la Danimarca, la Germania e l’Austria. La superficie totale dei Paesi interessati è di circa 1,6 milioni di km2, corrispondenti a circa il 40% della superficie totale dell’Unione Europea (UE).

In tale contesto la Circonvallazione Ferroviaria di Trento costituisce uno dei lotti prioritari del Quadruplicamento della linea ferroviaria Fortezza – Verona necessaria per il potenziamento della linea di accesso alla Galleria di Base del Brennero che risulta essere uno tra i progetti più rilevanti della tratta meridionale del Corridoio Scandinavo Mediterraneo sull’asse Innsbruck – Verona.

In ambito locale, la Circonvallazione Ferroviaria si colloca inoltre all’interno di uno scenario più ampio di interventi che mirano alla riqualificazione urbana del territorio e allo sviluppo della mobilità sostenibile, per la realizzazione di un progetto che ha l'obiettivo di restituire alla comunità locale una città intermodale, più attrattiva e fruibile.

Committente dell’opera è RFI Spa, che si avvale, per la parte di progettazione e direzione lavori della di Italferr Spa, società del Polo Infrastrutture del gruppo FS Italiane.

La progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera è affidata al Consorzio Tridentum, costituito dal gruppo di imprese Webuild Spa, Ghella Spa, Collini Lavori Spa e Seli Overseas. Per la progettazione esecutiva il Consorzio Tridentum è affiancato dal Gruppo di progettazione costiuito da Systra SWS, RockSoil, Net Engineering e Proiter.

Lo sviluppo della progettazione avviene con il costante confronto con gli Enti territoriali direttamente interessati dall’opera quali Comune di Trento e Provincia Autonoma di Trento.

L’opera principale dell’intero lotto 3A della Circonvallazione di Trento è la galleria naturale che attraverserà la Marzola. La galleria, di lunghezza di circa 11 km, è caratterizzata da una configurazione a doppia canna semplice binario e si estende dalla progressiva 0+839,43 dell’imbocco sud in località Acquaviva in prossimità del fiume Adige fino alla progressiva 11+319,76 dell’imbocco nord in località Filzi.

Le gallerie verranno realizzate a partire dai due imbocchi (imbocco nord-Scalo Filzi e imbocco Sud -  Acquaviava) con scavo meccanizzato mediante l’utilizzo di TBM (Tunnel Boring Machine).

La TBM è una macchina che permette lo scavo della galleria e la contemporanea posa in opera del rivestimento in conci prefabbricati. L’utilizzo di tale tecnologia consente pertanto uno profilo di scavo preciso e offre una maggiore protezione alle maestranze, oltre che minimizzare le potenziali criticità verso l’ambiente esterno in termini di rumore e vibrazioni.

Le TBM utilizzate per la realizzazione della circonvallazione ferroviaria di trento hanno un diametro di scavo di circa 9,6 m con una produzione giornaliera stimata, in media, in circa 15 m di avanzamento al giorno.

La velocità di progetto per i treni merci è di 120 km/h, per il traffico dei passeggeri 250 km/h. Tuttavia la nuova linea nasce con l’obiettivo di potenziare l’offerta per i treni merci che, a regime, saranno quelli che utilizzeranno in via pressoché esclusiva la nuova circonvallazione. E’ infatti previsto che i treni passeggeri continuino ad utilizzare l’attuale tracciato della linea storica sulla quale, grazie alla disponibilità di nuove tracce dovute allo spostamento delle merci sul nuovo tracciato, si creeranno le condizioni per un potenziamento dell’offerta passeggeri.

La realizzazione della nuova circonvallazione ferroviaria di Trento è un elemento propedeutico e indispensabile al progetto dell’interramento della linea storica. Considerato che, ai fini dell’interramento della linea storica, non è ipotizzabile pensare ad un interruzione prolungata della linea ferroviaria del Brennero, l’unica possibilità è quella di poter spostare, per il tempo necessario ai lavori, il traffico su una linea alternativa. La Circonvallazione di Trento costituisce  pertanto questa alternativa che consentirà quindi di interrare, nel tratto che attraversa la città, gli attuali binari della linea storica, garantendo gli attuali livelli di servizio sia in termini di traffico passeggeri che merci. Una volta terminata la fase di interramento, il traffico passeggeri verrà riportato sulla linea storica, mentre il traffico merci utilizzerà la Circonvallazione.

SOSTENIBILITA'

Al fine di stimare la Carbon Footprint (valutazione dell’emissione dei gas effetto serra) correlata alla fase di realizzazione del Progetto della Circonvallazione di Trento è stata applicata una metodologia sviluppata in conformità alla Norma UNI ISO 14064, certificata da Organismo Terzo, che consente di calcolare le emissioni di CO2 equivalente (CO2e) correlate alla specifica opera infrastrutturale: il contributo delle emissioni dirette derivanti dal trasporto dei materiali da costruzione e dalle lavorazioni in cantiere è stimato in circa 23.200 ton/anno.
Per quanto riguarda la fase di esercizio è possibile stimare un’emissione di CO2e pari a circa 620 t/anno.

In termini di bilancio complessivo delle variazioni di CO2e, oltre alle considerazioni sopra esposte riguardo alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti connesse allo shift modale dalla strada alla ferrovia, si aggiungono anche i benefici correlati all’assorbimento di CO2e da parte dalle opere verdi previste dal Progetto e dagli interventi di ripristino ambientale.

La Circonvallazione di Trento innesca per il territorio un ventaglio di benefici che interessano differenti livelli: a livello locale, definito a partire dall’area di realizzazione della nuova linea fino ai confini provinciali, e a livello più ampio che guarda l’intero Corridoio del Brennero di cui la Circonvallazione è parte integrante.

In particolare, il potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria determinerà un incremento dell’offerta di trasporto e un miglioramento della competitività del sistema ferroviario. Inoltre, il progetto della Circonvallazione di Trento consentirà di restituire al territorio un’infrastruttura moderna e resiliente con benefici ambientali, economici e sociali tra cui:

  • contributo al trasferimento (shift modale) del trasporto merci dalla strada alla ferrovia, con conseguente decongestione stradale, miglioramento della qualità dell’aria e mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • contributo all’efficientamento del trasporto internazionale delle merci e al miglioramento della competitività del traffico merci dell’Italia con gli altri Paesi europei;
  • coerenza con il principio “Do No Significant Harm", inteso come massima limitazione dell’impatto, e con il perseguimento degli obiettivi europei di Carbon Neutrality;
  • potenziamento dei collegamenti infrastrutturali a supporto delle attività imprenditoriali, attuali e future, con opportunità di sviluppo per il comparto logistico, il trasporto combinato, il mercato import/export.
MONITORAGGI

I monitoraggi ambientali vengono effettuati periodicamente da Italferr in contraddittorio con APPA e riguardano:

  • Acque sotterranee
  • Acque superficiali
  • Suolo
  • Atmosfera
  • Vegetazione, flora e fauna
  • Rumore
  • Vibrazioni
  • Paesaggio
  • Campi elettromagnetici

https://corridoiodelbrennero.provincia.tn.it/Sezione-dati/Monitoraggio-Ambientale

DOSSIER DEL COMITATO MOBILITA' SOSTENIBILE TRENTINO
DOSSIER MERCI PERICOLOSE
PROGETTO

Il tracciato della Circonvallazione di Trento ha origine in località Acquaviva, nel comune di Trento, e si sviluppa in corrispondenza della sede attuale della ferrovia per circa 400 metri per poi proseguire in galleria. L’imbocco della galleria sud avviene grazie ad una galleria artificiale realizzata all’aperto in cemento armato, da cui avrà inizio la nuova galleria naturale ferroviaria, la galleria Trento, che si sviluppa a doppia canna per circa 11 km. Al termine della galleria naturale, il tracciato riemerge in superficie per mezzo di una galleria artificiale in zona Scalo Filzi. L’intervento si conclude con un tratto in affiancamento all’attuale linea per concludersi a sud della località Roncafort.

Sia a sud che a nord è poi prevista una variante alla linea storica Verona -Brennero, per consentire l’inserimento della nuova coppia di binari della Circonvallazione nelle tratte di congiunzione con l’attuale sede ferroviaria. Tale variante si sviluppa per circa 1500 m in affiancamento alla sede attuale.

VIABILITA'

L’impatto della realizzazione della Circonvallazione Ferroviaria sulla viabilità è stato attentamente valutato in fase di progettazione.

In particolare, Via Brennero subirà una deviazione provvisoria della durata di circa 6 mesi durante la realizzazione della galleria artificiale che avverrà per fasi, al termine della quale la viabilità riprenderà la sede attuale.

In località Acquaviva è invece prevista la realizzazione dell'imbocco Sud delle gallerie. Analogamente a quanto previsto in corrispondenza dell'imbocco Nord, anche a Sud sarà realizzato uno spostamento temporaneo, per circa 7 mesi, di via Nazionale per consentire la realizzazione dei lavori.

Il percorso stradale non subirà dunque un'interruzione, bensì una modifica localizzata del tracciato che, a fine lavori, sarà ripristinato nella sede attuale.

L’impostazione del progetto consentirà altresì di limitare l’incremento di traffico generato dai mezzi di cantiere, rispetto alla situazione attuale, grazie alla scelta delle aree di cantiere in punti strategici che limitano gli effetti del traffico cittadino.

I flussi di cantiere necessari alla realizzazione dell’opera non graviteranno in alcun modo sulla città di Trento, se non per la breve tratta tra il cantiere e il più vicino casello autostradale. Le strade interessate da tali flussi, prima di raggiungere il casello autostradale più vicino, sono prevalentemente strade statali e provinciali (SS12 e SP235) ad elevata capacità di flusso.

L’accesso ai cantieri sarà facilmente individuabile mediante l’utilizzo di cartelli e segnalazioni stradali, nell’intento di ridurre al minimo l’impatto legato alla circolazione dei mezzi sulla viabilità.

I siti di destinazione finale sono definiti all’intero del Piano di Utilizzo delle Terre sviluppato dalla società Italferr SPA sulla base di un’analisi multi-criteria che, mettendo a confronto le caratteristiche dei siti potenzialmente interessati (a titolo puramente indicativo e non esaustivo, volumetrie disponibili, distanza dal sito di produzione, stato della procedura autorizzativa, ecc.) dovrà individuare  i siti in possesso dei requisiti compatibili con le esigenze progettuali.

Al momento della stesura della presente risposta, risultano approvati i Piani di Utilizzo Terre delle opere di parte A relativamente ai cantieri dell’imbocco sud e dell’imbocco nord. Il progetto esecutivo delle opere di parte B (scavo gallerie naturali e tratti in trincea di risalita fino al collegamento con la linea storica agli estremi nord e sud della nuova infrastruttura), attualmente in fase di validazione da parte di RFI, sarà accompagnato dal Piano di Utilizzo Terre delle opere di parte B che definirà puntualmente localizzazione, quantità e tipo di materiale che potrà essere conferito nei siti individuati come idonei.

OSSERVATORIO AMBIENTALE E PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

L'Osservatorio Ambientale e per la Sicurezza del Lavoro per i lavori afferenti la circonvallazione ferroviaria di Trento è stato istituito per la gestione e la misurazione dello stato ambientale del territorio interessato dalla realizzazione dell’opera, per il controllo e la vigilanza sugli impatti che l’opera produce, nonché per la vigilanza del rispetto delle disposizioni sulla tutela del lavoro e dell'igiene sui luoghi di lavoro.

Lo scopo dell'Osservatorio è valutare i risultati ottenuti dai monitoraggi degli impatti sull'ambiente, sulla sicurezza e sulle comunità locali, legati alla fase di realizzazione dell'opera, e controllare l'adempimento di quanto pattuito o prescritto all'atto dell'approvazione del progetto in considerazione della durata prevista dei cantieri, della complessità dell'opera e della vulnerabilità delle zone attraversate.

Il ruolo dell'Osservatorio è definito all'interno del protocollo d'intesa sottoscritto tra Provincia, Comune di Trento e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A..

I compiti sono definiti nel comma 5 dell'art. 1 del protocollo e sono di seguito riportati:

- verificare l’attuazione del progetto approvato dalla Conferenza dei Servizi con riguardo alla sua corretta esecuzione sotto il profilo ambientale e adottare ogni iniziativa utile a favorire la realizzazione dei lavori nei tempi indicati, secondo il progetto approvato con le relative prescrizioni;

- verificare e controllare l'esecuzione del Monitoraggio Ambientale effettuato da RFI, la cantierizzazione e la sicurezza del lavoro forniti da RFI;

- esaminare e valutare gli esiti del monitoraggio ante operam, durante la costruzione e post operam, formulando proposte in merito ad eventuali azioni correttive che sulla base di tali esiti dovessero rendersi necessarie;

- acquisire gli accertamenti di eventuali danni che dovessero verificarsi tra i quali, a titolo indicativo, le interferenze sul corpo idrico, le interferenze sull’edificato esistente, le interferenze con la popolazione, il degrado della qualità delle aree agricole utilizzate come depositi temporanei o definitivi di materiale e delle aree di cantiere;

- valutare i dati della supervisione ecologica e dell'accertamento delle ripercussioni ecologiche durante la fase di cantiere;

- esprimere pareri e indirizzarne la definizione di dettaglio degli interventi in merito all'adempimento di raccomandazioni, prescrizioni e accordi assunti tra le parti con gli atti di approvazione dell'opera;

- informare, anche mediante rapporti periodici, i cittadini singoli e/o associati, assicurando una efficace azione di comunicazione e divulgativa, attenta ai bisogni del cittadino;

- informare le amministrazioni e gli enti locali territorialmente interessati all’attività dell’Osservatorio stesso, i comitati civici, le associazioni ambientaliste e gli organismi rappresentativi di interessi collettivi;

- gestire le segnalazioni provenienti da Enti Pubblici o privati cittadini relative a situazioni di disagio provocate dalle attività di cantiere;

- fornire supporto tecnico per i corsi di formazione previsti dal D.lgvo. n. 81/2008 per i lavoratori impegnati a vario titolo nell'area di cantiere;

- fornire assistenza al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza interaziendale eletto fra gli addetti al cantiere;

-monitorare l’efficacia dei criteri e dei modelli organizzativi/gestionali adottati per garantire il livello della sicurezza;

- condividere con i soggetti interessati, le misure correttive in anticipo rispetto ai rischi di danno ambientale o di incidente sul lavoro.

L'Osservatorio ambientale e per le sicurezza sul lavoro è diventato operativo con la firma del relativo protocollo d'intesa tra Provincia, Comune e RFI avvenuta l'8 marzo 2023. Successivamente alla firma il Coordinatore ha avviato le attività per l'individuazione delle altre due figure che costituiranno l'Osservatorio (un rappresentante della Provincia Autonoma di Trento e un rappresentante del Comune di Trento), nonché dei nominativi che faranno parte del Comitato Tecnico Scientifico. 

Entro fine marzo 2023 è prevista la prima seduta dell'Osservatorio cui seguirà la nomina dei componenti del Comitato Tecnico Scientifico sulla base dei nominativi individuati. 

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