FAQ Domande e Risposte
Questa pagina è dedicata alle domande e alle risposte sul progetto della Circonvallazione Ferroviaria di Trento.
Si tratta di uno spazio gestito dall’Osservatorio ambientale e per la sicurezza sul lavoro che si occupa della grande opera, aperto ai quesiti e alle richieste di chiarimento inviati dai cittadini e dai portatori d’interesse sulle fasi operative del progetto.
Se non trovi la risposta che cerchi puoi inoltrare la tua richiesta a:
infopointbypasstrento@gmail.com
Non saranno prese in considerazione domande non sottoscritte con nome e cognome del soggetto proponente.
VIABILITA'
L’impatto della realizzazione della Circonvallazione Ferroviaria sulla viabilità è stato attentamente valutato in fase di progettazione.
In particolare, Via Brennero subirà una deviazione provvisoria della durata di circa 6 mesi durante la realizzazione della galleria artificiale che avverrà per fasi, al termine della quale la viabilità riprenderà la sede attuale.
In località Acquaviva è invece prevista la realizzazione dell'imbocco Sud delle gallerie. Analogamente a quanto previsto in corrispondenza dell'imbocco Nord, anche a Sud sarà realizzato uno spostamento temporaneo, per circa 7 mesi, di via Nazionale per consentire la realizzazione dei lavori.
Il percorso stradale non subirà dunque un'interruzione, bensì una modifica localizzata del tracciato che, a fine lavori, sarà ripristinato nella sede attuale.
L’impostazione del progetto consentirà altresì di limitare l’incremento di traffico generato dai mezzi di cantiere, rispetto alla situazione attuale, grazie alla scelta delle aree di cantiere in punti strategici che limitano gli effetti del traffico cittadino.
I flussi di cantiere necessari alla realizzazione dell’opera non graviteranno in alcun modo sulla città di Trento, se non per la breve tratta tra il cantiere e il più vicino casello autostradale. Le strade interessate da tali flussi, prima di raggiungere il casello autostradale più vicino, sono prevalentemente strade statali e provinciali (SS12 e SP235) ad elevata capacità di flusso.
L’accesso ai cantieri sarà facilmente individuabile mediante l’utilizzo di cartelli e segnalazioni stradali, nell’intento di ridurre al minimo l’impatto legato alla circolazione dei mezzi sulla viabilità.
Per lo spostamento del materiale di scavo dei cantieri in prossimità dell’imbocco Nord si prevede il transito di circa 200 mezzi al giorno in uscita dai cantieri e circa 80 mezzi in ingresso, senza necessità di modificare la viabilità stradale. Il livello di approfondimento di questa tematica è aggiornato allo sviluppo del progetto di fattibilità tecnico economica a base di gara, a cui seguiranno ulteriori approfondimenti nelle successive fasi di Progettazione.
Il cantiere durerà circa 3,5 anni ma il transito massimo per giorno dei mezzi si avrà durante lo scavo della galleria che durerà circa 2 anni. Il restante periodo sarà caratterizzato da un numero minore di mezzi. Le valutazioni progettuali sono state effettuate analizzando il programma lavori e la logistica operativa e il sistema di cantierizzazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica.
Il tragitto che verrà percorso dai camion dipenderà dalla localizzazione dei siti di destino finale dei materiali. L’utilizzo dell’Autostrada A22 potrà essere previsto in relazione ad eventuali siti individuati oltre certe distanze dall’area di estrazione del materiale, ma non rappresenta l’unica opzione.
Si osservi tuttavia che una delle prescrizioni al progetto di fattibilità tecnico economica presentato nel novembre 2021 riguarda proprio il tema dei siti di destinazione finale del materiale e in particolare la riduzione delle percorrenze sulla rete viaria.
Sono al riguardo in fase di studio differenti metodologie di trasposto del materiale con la finalità di mitigare l'impatto sul traffico veicolare.
DOSSIER MERCI PERICOLOSE
OSSERVATORIO AMBIENTALE E PER LA SICUREZZA SUL LAVORO
L'Osservatorio Ambientale e per la Sicurezza del Lavoro per i lavori afferenti la circonvallazione ferroviaria di Trento è stato istituito per la gestione e la misurazione dello stato ambientale del territorio interessato dalla realizzazione dell’opera, per il controllo e la vigilanza sugli impatti che l’opera produce, nonché per la vigilanza del rispetto delle disposizioni sulla tutela del lavoro e dell'igiene sui luoghi di lavoro.
Lo scopo dell'Osservatorio è valutare i risultati ottenuti dai monitoraggi degli impatti sull'ambiente, sulla sicurezza e sulle comunità locali, legati alla fase di realizzazione dell'opera, e controllare l'adempimento di quanto pattuito o prescritto all'atto dell'approvazione del progetto in considerazione della durata prevista dei cantieri, della complessità dell'opera e della vulnerabilità delle zone attraversate.
Il ruolo dell'Osservatorio è definito all'interno del protocollo d'intesa sottoscritto tra Provincia, Comune di Trento e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A..
I compiti sono definiti nel comma 5 dell'art. 1 del protocollo e sono di seguito riportati:
- verificare l’attuazione del progetto approvato dalla Conferenza dei Servizi con riguardo alla sua corretta esecuzione sotto il profilo ambientale e adottare ogni iniziativa utile a favorire la realizzazione dei lavori nei tempi indicati, secondo il progetto approvato con le relative prescrizioni;
- verificare e controllare l'esecuzione del Monitoraggio Ambientale effettuato da RFI, la cantierizzazione e la sicurezza del lavoro forniti da RFI;
- esaminare e valutare gli esiti del monitoraggio ante operam, durante la costruzione e post operam, formulando proposte in merito ad eventuali azioni correttive che sulla base di tali esiti dovessero rendersi necessarie;
- acquisire gli accertamenti di eventuali danni che dovessero verificarsi tra i quali, a titolo indicativo, le interferenze sul corpo idrico, le interferenze sull’edificato esistente, le interferenze con la popolazione, il degrado della qualità delle aree agricole utilizzate come depositi temporanei o definitivi di materiale e delle aree di cantiere;
- valutare i dati della supervisione ecologica e dell'accertamento delle ripercussioni ecologiche durante la fase di cantiere;
- esprimere pareri e indirizzarne la definizione di dettaglio degli interventi in merito all'adempimento di raccomandazioni, prescrizioni e accordi assunti tra le parti con gli atti di approvazione dell'opera;
- informare, anche mediante rapporti periodici, i cittadini singoli e/o associati, assicurando una efficace azione di comunicazione e divulgativa, attenta ai bisogni del cittadino;
- informare le amministrazioni e gli enti locali territorialmente interessati all’attività dell’Osservatorio stesso, i comitati civici, le associazioni ambientaliste e gli organismi rappresentativi di interessi collettivi;
- gestire le segnalazioni provenienti da Enti Pubblici o privati cittadini relative a situazioni di disagio provocate dalle attività di cantiere;
- fornire supporto tecnico per i corsi di formazione previsti dal D.lgvo. n. 81/2008 per i lavoratori impegnati a vario titolo nell'area di cantiere;
- fornire assistenza al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza interaziendale eletto fra gli addetti al cantiere;
-monitorare l’efficacia dei criteri e dei modelli organizzativi/gestionali adottati per garantire il livello della sicurezza;
- condividere con i soggetti interessati, le misure correttive in anticipo rispetto ai rischi di danno ambientale o di incidente sul lavoro.
L'Osservatorio ambientale e per le sicurezza sul lavoro è diventato operativo con la firma del relativo protocollo d'intesa tra Provincia, Comune e RFI avvenuta l'8 marzo 2023. Successivamente alla firma il Coordinatore ha avviato le attività per l'individuazione delle altre due figure che costituiranno l'Osservatorio (un rappresentante della Provincia Autonoma di Trento e un rappresentante del Comune di Trento), nonché dei nominativi che faranno parte del Comitato Tecnico Scientifico.
Entro fine marzo 2023 è prevista la prima seduta dell'Osservatorio cui seguirà la nomina dei componenti del Comitato Tecnico Scientifico sulla base dei nominativi individuati.
PROGETTO
Il progetto della Circonvallazione di Trento prevede un tracciato che si sviluppa per circa 13 km sulla sinistra orografica della Val d’Adige, tra i confini della Val Lagarina fino al tessuto insediativo della città di Trento, tra le località Acquaviva a sud e Roncafort a Nord. L’opera è costituita principalmente da una galleria naturale di linea, a doppia canna a singolo binario per uno sviluppo circa 11 km, con opere di imbocco in galleria artificiale a doppio binario. La riconnessione alla linea esistente Verona – Brennero avviene mediante tratti in trincea e rilevato in stretto affiancamento previa traslazione lato ovest di brevi tratti di linea storica per consentire l’inserimento della nuova coppia di binari.
Il progetto è finalizzato a incentivare lo shift modale su ferro del trasporto merci, togliendo camion dalla strada con importanti benefici per l’ambiente. Grazie alla separazione dei flussi, inoltre, la circolazione ferroviaria avrà una maggiore regolarità, a beneficio del trasporto locale.
La Circonvallazione riveste inoltre un ruolo determinante per definire un nuovo assetto urbano e un nuovo scenario di mobilità sostenibile per la Città. Sarà infatti un fattore abilitante per la Riqualificazione urbana della città di Trento, come definito del Protocollo d’Intesa siglato il 17 aprile 2018 tra il Comune di Trento, la Provincia Autonoma di Trento e Rete Ferroviaria Italiana.
PROCEDURE ESPROPRIATIVE
Nella zona dell’imbocco sud della galleria “Trento” il tracciato in progetto si sviluppa su aree prevalentemente pianeggianti/collinari di natura prettamente agricola, coltivate a frutteto, vigneto e prato, con la presenza di un primario sviluppo urbano nei contesti immediatamente circostanti.
Nella zona dell’imbocco nord della galleria “Trento” il tracciato si sviluppa in ambito urbano antropizzato, per il quale è prevista l’occupazione di aree edificabili e edificate, oltre ad edifici multipiano destinati alla demolizione il cui utilizzo è prevalentemente ad indirizzo residenziale con presenza anche di fabbricati destinati all’attività commerciale (rivendita di ciclomotori, riparazione autoveicoli) e/o terziaria.
Fin da novembre 2021, contestualmente all’avvio del Dibattito Pubblico, le società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, Rete Ferroviaria Italiana e Italferr, insieme a Provincia e Comune di Trento hanno avviato numerosi e proficui tavoli di confronto, al fine di consentire un più ampio periodo di confronto e di contraddittorio, con i privati e con le ditte interessate dai lavori della galleria “Trento”. In tutto il 2022 sono stati condotti sopralluoghi e confronti con i proprietari, in totale 39, per la definizione dell’indennità per la cessione degli immobili.
Come da progetto definitivo, saranno invece coinvolte temporaneamente durante i lavori alcune aree condominiali esterne condivise in totale da 300 cittadini, che coprono complessivamente 70mq da espropriare e 2135mq da occupare temporaneamente da marzo 2023 a giugno 2026. Altre 345 aree, occupate in via temporanea o definitiva per la realizzazione dei lavori, includono invece terreni agricoli o urbani.
GEOLOGIA
Il modello geologico delle strutture naturali attraversate dal progetto della circonvallazione è stato dettagliatamente studiato mediante numerosi sondaggi di natura geologica e geomorfologica. In particolare, è stato dettagliatamente studiato il fenomeno gravitativo del Monte Marzola, che interessa la porzione centrale e superiore del versante occidentale dello stesso.
Nel dettaglio, tra il 2021 e il 2022 è stata eseguita un’importante campagna di indagini consistente in 29 sondaggi geognostici, di cui 10 con profondità superiori a 150 m (la profondità massima raggiunta è di 400 m) e da indagini geofisiche.
I dati geognostici acquisiti in questa campagna di indagini hanno permesso di affinare il modello geologico e di irrobustire la caratterizzazione geotecnica dei terreni e geomeccanica delle rocce, portando a concludere che non vi sia interferenza tra il tracciato di progetto e il fenomeno gravitativo (paleofrana) del Monte Marzola, né sussistano le condizioni affinché quest’ultimo possa essere riattivato dai lavori di costruzione delle gallerie.
Inoltre, i dati degli inclinometri profondi messi a disposizione dalla Provincia di Trento e dei nuovi inclinometri, installati nel 2022, non hanno infatti registrato fenomeni di spostamento alle quote di progetto lungo le verticali misurate; alla luce delle risultanze delle indagini geognostiche, geofisiche e dei monitoraggi inclinometrici, il tracciato non presenta elementi di criticità geomorfologica.
Tutti i dati sono confluiti nelle relazioni tecniche del progetto alla base della gara d’appalto aggiudicata in data 08/02/2023 al costituendo consorzio composto dalle società WEBUILD S.p.A. - GHELLA S.p.A. - COLLINI LAVORI S.p.A. - SELI OVERSEAS S.p.A..
A supporto del controllo dell’area della Marzola e relativi fenomeni inducibili, è in corso un costante monitoraggio inclinometrico, che proseguirà per tutta la fase di costruzione delle gallerie e per i due anni successivi alla fase di realizzazione dell’opera.
SOSTENIBILITA'
Secondo il principio Do No Significant Harm (DNSH) gli interventi previsti dai PNRR nazionali non devono arrecare nessun danno significativo all’ambiente. Si tratta di un principio fondamentale per accedere ai finanziamenti del Recovery and Resilience Facility (RRF). Inoltre, la realizzazione della circonvallazione di Trento, come altre opere programmate sull’itinerario di accesso sud al Tunnel di Base del Brennero, contribuisce a rendere più competitivo il trasporto ferroviario
e redistribuire il traffico verso modalità di trasporto di viaggiatori e merci più sostenibili. La Circonvallazione di Trento è parte di un progetto più ampio volto al raggiungimento dell’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 secondo il Green Deal europeo, riducendo le emissioni climalteranti previste nello scenario inerziale, per un valore stimato in oltre 65mila ton/anno.
In relazione ai modelli di simulazione del traffico sono state calcolate le minori emissioni di gas climalteranti e inquinanti e valorizzato il relativo beneficio, sulla base di parametri tecnici ed economici codificati. I benefici per le emissioni di gas climalteranti sono stati calcolati sulla base della variazione veicoli per km in diversione modale che si otterrà nello scenario trasportistico al 2032 a seguito della prevista attivazione del Global Project rispetto allo scenario di riferimento.
Al fine di stimare la Carbon Footprint correlata alla fase di realizzazione del Progetto della Circonvallazione di Trento è stata applicata una metodologia sviluppata in conformità alla Norma UNI ISO 14064, certificata da Organismo Terzo, che consente di calcolare le emissioni di CO2 equivalente (CO2e) correlate alla specifica opera infrastrutturale: il contributo delle emissioni dirette derivanti dal trasporti dei materiali da costruzione e dalle lavorazioni in cantiere è stimato in circa 23.200 ton/anno.
Inoltre l’intervento di interramento della linea storica restituirà 16 ettari di suolo (attualmente occupato da sedime ferroviario) da destinare a nuovi usi funzionali alla rigenerazione in ambito urbano.
Per quanto riguarda la fase di esercizio è possibile stimare un’emissione di CO2e pari circa 620 t/anno.
In termini di bilancio complessivo delle variazioni di CO2e, oltre alle considerazioni sopra esposte riguardo alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti connesse allo shift modale dalla strada alla ferrovia, si aggiungono anche i benefici correlati all’assorbimento di CO2e da parte dalle opere verdi previste dal Progetto e dagli interventi di ripristino ambientale.
Per approfondimenti sul tema è possibile consultare l'elaborato "Relazione di sostenibilità" del Progetto di Fattibilità tecnico economica analizzato nell'ambito del dibattito pubblico.